sabato 22 novembre 2008

Le antiche città oggi trasformate in metropoli, sono state da secoli mete per turisti alla ricerca di riscoperte artistiche, punto di riferimento per i cultori dell'arte e del bello. Soprattutto le nostre città che nel Rinascimento conobbero il loro massimo splendore conservano tutt'ora il patrimonio meraviglioso di una cultura che portò l'Italia ai vertici, mai più toccati, della bellezza e dell'armonia architettonica. Le nostre città nate con l'Impero romano, quelle medievali, quelle barocche, ma anche neoclassiche e ottocentesche sono il patrimonio artistico più bello e ricercato da quanti nel nostro paese giungono per attingere ed annusare il prorumo di un passato non sempre glorioso, ma pur sempre testimone della grandiosa capacità creativa italiana. Ma tutti questi nostri gioielli, sono oggi ammalati di incuria, talvolta, e di inquinamento, sempre. Corrosi dal tempo, dalla pioggia, dal vento, oggi i monumenti hanno un nemico in più, anzi molti nemici in più. Gli agenti inquinanti presenti nell'aria, gli stessi che stanno avvelenan do le città italiane rendendole invivibili, gli stessi che si depositano nei polmoni, provocando ogni sorta di malesse re più o meno grave, minano i monumenti con sempre maggiore intensità.


I nemici di sempre, gli agenti atmosferici, la loro parte l'hanno fatta e continuano a farla. Il degrado del materiale dei nostri monumenti è un processo naturale in cui la pioggia gioca un ruolo fondamentale, agendo da solvente per le malte con cui sono legate le pietre e questo provoca nelle superfici esposte le erosioni e la ormai tipica porosità.


L'acqua piovana si raccoglie nei pori provocati dallo sciogli mento della malta e con il sopraggiungere del freddo si gela, provocando un aumento di volume, e creando quelle crepe che fanno aumentare a fondo il degrado.
Ma tutte queste cause sono di carattere naturale e quindi di rito, potremmo dire.
Quello che non è naturale è che il degrado di questi monumenti venga accelerato e peggiorato dagli inquinamenti atmosferici, in particolare da quelli a caratte ristica acida, che reagiscono chimicamente con alcuni com ponenti delle pietre.


Nelle aree urbane e industriali, nelle quali c'è una forte circolazione di autoveicoli, esiste nell'atmosfera un'alta con centrazione di agenti inquinanti, come l'anidride carbonica, provenienti prevalentemente dalla combustione di carburan ti, olii e carbone, quindi dagli impianti per la produzione di energia e di riscaldamento e dal traffico veicolare. Questi inquinanti vengono raccolti dalla pioggia che li deposita sulle superfici esposte dei monumenti, dando luogo a fenomeni che corrodono le pietre, e quindi le facciate degli edifici e dei marmi esposti all'azione delle intemperie.
I danni arrecati al patrimonio artistico italiano sono sotto gli occhi di tutti e finora poco è stato fatto per ovviare a questa situazione.


Fortunatamente negli ultimi tempi qualcosa si sta muovendo in tal senso; infatti è stato varato ultimamente un Progetto Monumenti che la Snam, una società del gruppo Eni, ha presentato per contribuire alla tutela del patrimonio storicoarchitettonico italiano.
Questo progetto ha preso il via dopo un'indagine della Doxa che ha dimostrato come l'allarme per lo stato di degrado dei monumenti italiani sia ormai condiviso anche dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani.
In linea di massima si può dire che ormai la società civile ha preso coscienza dell'importanza della conservazio ne del patrimonio artistico.
Questo significa che iniziative come quella della Snam dovrebbero trovare largo consenso anche in settori che potranno partecipare attivamente alla conservazione dei monumenti, come aziende pubbliche e private.
Quello che più ci appare interessante e significativo in questa iniziativa è che vi è un ribaltamento dell'ottica tradizionale che vedeva il patrimonio culturale in una dimensione sostanzialmente improduttiva: gli investimenti per opere di restauro sono al contrario visti come fonte di positivi ritorni economici.
È questa, quindi, una ragione in più per ridare vita ai centri storici, troppo spesso lasciati all'incuria e al disinteresse, e con essi i monumenti e le opere del passato dal degrado
dovuto agli agenti inquinanti.


Autore: staff articoli gratis .com
http://www.articoligratis.com/leggi/I_centri_storici:_monumenti_da_salvare.html

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