Gli impianti fotovoltaici integrati

giovedì 6 marzo 2008

Il tema delle energie rinnovabili sta riscuotendo un successo sempre crescente sia tra le aziende di piccole, medie e grandi dimensioni sia tra i privati cittadini.
Tra le soluzioni che attualmente stanno emergendo in tale contesto, grande evidenza iniziano ad assumere gli impianti fotovoltaici, che riescono a trasformare la luce del sole in energia elettrica grazie ad appositi moduli chiamati comunemente pannelli solari, anche se i termini sono tecnicamente impropri.
L’energia così prodotta può essere utilizzata direttamente dal proprietario dell’impianto, ma può anche essere venduta alle società distributrici.


A disciplinare la materia è intervenuto il Conto Energia, contenuto nel Decreto Ministeriale del 19 febbraio 2007, che prevede tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica, che variano a seconda della potenza dell’impianto fotovoltaico e a seconda del grado di integrazione che riescono a raggiungere i moduli all’interno delle strutture o degli edifici che li ospitano.


Prendendo in considerazione questo secondo aspetto, possiamo distinguere tra impianti non integrati, parzialmente integrati e completamente integrati. La realizzazione di questi ultimi porterà a poter usufruire di tariffe incentivanti più alte, con differenze di alcuni centesimi di euro per KWh prodotti.


Con particolare riferimento agli impianti integrati si richiede l’utilizzo di moduli fotovoltaici in sostituzione dei normali materiali di costruzione e di rivestimento all’interno dell’architettura degli edifici, e non una semplice posa di tali moduli su strutture già esistenti.
L’utilizzo di impianti fotovoltaici, ed in particolare di quelli integrati porta a numerosi vantaggi:



  • un risparmio dei materiali normalmente utilizzati per tetti, facciate o altri tipi di coperture;

  • un risparmio energetico notevole grazie alla produzione di energia elettrica;
  • l’innalzamento dell’immagine del proprietario dell’impianto, poiché l’utilizzo degli stessi denota sempre un elevato grado di sensibilità ambientale;

  • un vantaggio estetico, dato dall’evidente armonia strutturale dei moduli fotovoltaici rispetto al resto della costruzione, grazie anche al sapiente utilizzo di diverse forme, colori e misure che li portino perfettamente ad integrarsi con la restante parte degli edifici, rendendoli stilisticamente all’avanguardia;

  • lo sfruttamento migliore e completo di tutte le superfici maggiormente indicate per l’installazione dei pannelli. Infatti il loro posizionamento ottimale è verso sud con un’inclinazione di circa 30° rispetto alla linea d’orizzonte e – nel progettare l’edificio - è bene tenere in considerazione fin dall’inizio questa esigenza, per sfruttare al meglio tutte le opportunità;

  • la mancata immissione di enormi quantità di CO2 nell’atmosfera.


  • Le principali categorie di installazione dei moduli fotovoltaici integrati possono essere così suddivise:




    • tetti fotovoltaici: si possono utilizzare moduli semitrasparenti che consentano il giusto dosaggio delle fonti di luce, col doppio vantaggio della produzione di energia elettrica e di filtro solare per gli ambienti che risulterebbero altrimenti eccessivamente luminosi;




    • facciate fotovoltaiche: anch’esse come i tetti permettono la miglior gestione delle luminosità. Vengono utilizzate spesso dalle aziende che hanno sedi in grandi palazzi con facciate rivolte a sud;




    • frangisole: le caratteristiche sono similari ai due esempi precedenti, con la differenza di essere disposti su pareti già esistenti. Questo rende l’installazione molto più semplice e di conseguenza più economica;




    • installazione su tetti piani: di facile posa, non riescono ad essere molto visibili. In compenso sono davvero numerose le occasioni di utilizzarli.




    I costi possono apparire alti, ma solamente perché non è ancora diffusa del tutto in Italia la cultura dell’energia alternativa. Soffermandosi infatti a riflettere sulle varie caratteristiche di tali impianti e dei numerosi vantaggi che portano (tra cui grandi risparmi di denaro) sarà facile capire come i 6.000/7.000 euro che vengono richiesti a mq e che comprendono sia i materiali che l’installazione, non siano poi una così grande cifra, ma devono essere considerati un investimento ammortizzabile nell’arco di qualche anno, dopo il quale si inizierà addirittura a guadagnare, sfruttando l’energia solare.


     


    http://www.articolista.com/casa-e-giardino/gli-impianti-fotovoltaici-integrati.html

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