Pignoramenti immobiliari

giovedì 24 luglio 2008

I pignoramenti vengono fatti per morosità. Molti non pagano da mesi, perchè non ce la fanno e accumulano debiti rilevanti.


I problemi vanno attribuiti al costo del denaro, ai salari minimi e che la maggioranza dei mutui è a tasso variabile.


Ma non è solo un problema di mutui, oggi la moda è comprare a rate.


Perchè spendere tutto in una volta quando possiamo pagare un tanto al mese. Vero ma a quale prezzo! Il problema è che è la somma che fa il totale. Poiché se abbiamo la rata del mutuo, che solitamente è pari ad un terzo dello stipendio, poi ci aggiungiamo le spese giornaliere, il telefono, il cellulare, uno per componente della famiglia, il pulmino della scuola, e poi ci aggiungiamo il nuovo plasma da 50 pollici�. Il totale diventa davvero alto!


I solleciti incominciano ad arrivare solo dopo 3 rate insolute ed è un bel guaio, perché per uno stipendiato racimolare i soldi per pagare 3 rate più quella in corso diventa pesante.


Ma quali costi tagliare? Tutto è necessario, la vita deve andare avanti.


Prima le procedure andavano a rilento e prima che si arrivava al pignoramento di un immobile passavano anni. Ora invece ci sono casi in cui viene chiesta l'esecuzione anche per importi minimi.


A Napoli per esempio ci sono stati moltissimi pignoramenti immobiliari da parte di Equitalia Polis per tasse sulla spazzatura non pagate, tributi fiscali e infrazioni del codice stradale.


Importante è razionalizzare che il problema c'è� che sicuramente non si risolverà dopo una bella dormita. Se non si riesce ad estinguere il debito la casa andrà all'asta al maggiore offerente.


La cosa più grave è che spesso dopo la vendita all'asta, pagate le spese degli avvocati, della CTU, gli interessi etc. (che sono le prime ad essere saldate) si rimane debitori con le banche e senza casa.



Genere: Diritto
Autore: Rossi Alfredo
Editore: Sistemi Editoriali


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Risparmio economico con i pannelli solari: fino all’80% sull’acqua calda e 55% di sconti fiscali

lunedì 14 luglio 2008

Installare pannelli solari in Italia è purtroppo ancora un’abitudine poco diffusa. Questo nonostante il nostro paese sia tra i più soleggiati d’Europa e nonostante recenti misure fiscali abbiano reso più leggeri anche i costi di installazione, con detrazioni del 55% sulle dichiarazioni dei redditi.
Il risparmio economico si ottiene con la scelta dei migliori pannelli solari rispetto alle proprie esigenze abitative, in termini di tecnologia e dimensionamento dell’impianto.
Quali caratteristiche deve avere un impianto solare, per fare ottenere davvero un risparmio economico dai pannelli solari? Oltre alla garanzia della certificazione di qualità, sostanzialmente tre: ridotto investimento iniziale, minimi costi di gestione e lunga durata nel tempo. I sistemi solari oggi presenti sul mercato si dividono in due tipologie: a circolazione forzata ed a circolazione naturale. Nei primi il boiler, dotato di centralina elettronica, è collocato all’interno della casa e per raggiungere il pannello posizionato sul tetto, l’acqua deve essere spinta verso l’alto da una pompa elettrica. Questa soluzione presenta però molteplici svantaggi: innanzitutto l’energia necessaria al suo funzionamento, nonché la dispersione termica nel lungo passaggio dell’acqua dal pannello al boiler, riducono il risparmio effettivo sulla bolletta. I sistemi a circolazione forzata hanno inoltre diversi “punti deboli”: ad esempio la centralina o la pompa, in caso di guasto, richiedono cifre non indifferenti per la loro sostituzione. L’alternativa è rappresentata dai sistemi a circolazione naturale: in essi il boiler è collocato direttamente sopra il pannello e l’acqua circola semplicemente seguendo le leggi della termodinamica. Il maggior risparmio economico deriva anche dal dimensionamento dell’impianto, che deve essere tarato sulle reali esigenze domestiche dell’abitazione da servire. In ogni caso si devono considerare i risparmi sull’uso di metano o altro combustibile normalmente utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento. In linea di massima si stima un risparmio che va da 100 a 180 metri cubi di metano a persona, annualmente.
Vanno poi considerati i vantaggi di ammortamento. Acquistando un impianto di pannelli solari del valore di 3.000 euro ad esempio, il risparmio energetico e i contributi statali rendono possibile un’ammortizzazione della spesa in tempi molto brevi; lo sconto fiscale è pari a 550 euro all’anno, mentre il risparmio medio sulla bolletta dell’acqua calda per una famiglia di 3 persone è di circa 450 euro all’anno. Perciò in tal caso sarebbero sufficienti 3 anni per recuperare al 100% l’investimento iniziale. Alcuni pannelli solari, inoltre, garantiscono una resa anche del 16% superiore agli altri pannelli in commercio, proprio perché sfruttano il ciclo naturale poco sopra descritto.
Oltre a questo è importante sottolineare che gli impianti più moderni sono realizzati con materiali anticorrosione, antiumidità e antisalsedine e per questa ragione durano a lungo nel tempo e non richiedono particolare manutenzione. Grazie all’estetica color coppo, si armonizzano perfettamente con il tetto e vengono dunque ben integrati anche nelle architetture più prestigiose.
Non va dimenticato, infine, che i pannelli solari, che sfruttano la principale fonte rinnovabile del pianeta, non contribuiscono solo al nostro risparmio economico ed energetico, ma hanno anche un ruolo importante nell’ecologia del Paese. In Italia infatti ci sono circa 27 milioni di abitazioni: se utilizzassimo pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, il risparmio energetico potrebbe essere di circa 40 miliardi di kWh/anno, pari ad un risparmio economico di 4 miliardi di €/anno e 20 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica evitate.


Libri Consigliati



Genere: Architettura
Autore: Masera Gabriele
Editore: Il Sole 24 Ore Pirola


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